Franca Campaiola

Maestra Franca Morelli

Nel ricordo di una maestra e di una madre esemplare

Franca Campaiola

“C’è un posto nel mio cuore, in cui ti ritrovo.
In esso domini un regno tutto tuo
E sei regina di uno spazio senza fine”

E’ con questi versi che voglio ricordare mia madre, donna di grande rispetto e di esempio che, con la sua autorevolezza, ha saputo coniugare famiglia e lavoro.Maestra Franca Campaiola
Insegnante di scuola elementare (oggi primaria), ha saputo calarsi appieno nel suo ruolo, sempre presente e disponibile a dare il suo contributo a tutti coloro che l’ interpellavano.
Era fiera di sé, dei suoi amati alunni, dell’ impegno profuso, dei risultati ottenuti. Spesso, e con orgoglio, ci raccontava il suo passato, le sue peripezie nelle varie sedi di lavoro, le sue giornate ricche di esperienze, ma anche dei tanti sacrifici e il superamento di vari e innumerevoli problemi che man mano si sono presentati. Nei suoi discorsi spesso affermava dicendo: ”la scuola mi ha dato tutto ciò che la vita mi ha negato”.
Questo le dava il coraggio di proseguire, di dialogare, di meditare, di trovare sempre più energia per affrontare non solo la società ma anche per la sua fondamentale presenza in famiglia. E’ stata bravissima nei ruoli che ha svolto: madre, padre, nonna, amica e confidente che ci ha regalato disponibilità, ascolto, aiuto ma soprattutto è stata un punto di riferimento per tutti.
Non si è mai tirata indietro davanti alle difficoltà, ma il suo coraggio, la sua tenacia e la sua forza d’animo le hanno permesso di superare le sfide più difficili della vita riuscendo a essere vincitrice.
Maestra Franca CampaiolaE’ stata comunque inflessibile nel dare delle regole e dei valori che sicuramente sono serviti a farci diventare grandi, ci hanno insegnato a vivere e a farci crescere.
Un senso di gratitudine e di ammirazione, dunque, verso questa donna che è stata un patrimonio di affetto, di conoscenze, di gesti e, ora che non c’ è più, è difficile dimenticarla.
C’è stata ma sarà ancora presente e in silenzio in ogni momento, in ogni ricordo, in ogni battuta, in tutto ciò che ci ricorda di lei. Ricordi questi che rimangono nella mente, che ci accompagnano giorno per giorno, ricordi insostituibili di una persona speciale.

La figlia Franca

Mamma!!!
Questa è la prima parola che ognuno di noi ha imparato a pronunciare, ed è quella che, ancora oggi, anche se non sei più vicino a me, proferisco quotidianamente, Mia Cara Mamma, e Tu lo sai…
Volutamente non parlo del Tuo passato, della Tua “gioventù”, delle Tue “eterne sofferenze”, morali, fisiche, dei tanti dolori che hai sopportato e superato nella Vita; solo Tu potevi riuscirci, la Tua forza, la Tua perseveranza, la Tua intelligenza, sono stati quegli elementi caratterizzanti che Ti hanno consentito di andare avanti a testa alta e Ti hanno dato la vitalità necessaria per guardare sempre in avanti, senza arrenderti mai.
Franca CampaiolaPer me non sei stata solo la Mia Cara Mamma, hai sostenuto egregiamente il ruolo del “Papà”, sei stata la mia Migliore Amica, senza dubbio quella che mi ha insegnato tanto, l’Amica del Cuore, quella a cui ancora oggi spesso faccio riferimento, quella a cui devo ancora tanto e con la quale rimarrò eternamente a debito!!! SI, è proprio vero, Mia Cara Mamma!!!
Non passa giorno che non pronunci il Tuo nome, non c’è momento che non parli di Te e che rievochi le Tue gesta, di cui sono molto fiero ed orgoglioso.

Oggi, ancor più di quando eri in vita, amorevolmente ti penso, ti sento molto vicino… riempi tanti spazi nella mia Vita… oggi, dall’alba al tramonto, vivo dei Tuoi ricordi, mai dimenticando il Tuo dolce sorriso ed i Tuoi splendidi occhi color mare.
Ed ancora, Mia Cara Mamma, il profondo Amore che ho per Te ed il Suo immenso Valore, credimi, non sono affatto descrivibili, si vivono esclusivamente al proprio interno, con tanta intimità e, forse pure, con un pizzico di gelosia!!! I sentimenti, Mia Cara Mamma, sono delle emozioni molto forti, delle sfere affettive racchiuse nel cuore e quindi, difficili da raccontare.
Ed a questi profondi sentimenti, Mia Cara Mamma, si unisce Mariella, che fino all’ultimo tuo respiro ti ha affettuosamente e premurosamente assistita, e Giuseppe (che tanto Amavi, non solo per il Nome che rappresenta), che non perde mai occasione per ricordare i tanti ed indimenticabili anni vissuti insieme, nei quali non gli hai mai fatto mancare nulla.
Cara Mamma, Ti vogliamo un mondo di bene, non ti dimenticheremo mai!!!

Il figlio Tonino con Mariella e Giuseppe

Franca CampaiolaE’ certo: sono fiera di essere tua nipote nello stesso modo in cui tu lo eri di essere mia nonna, sin da quando, appena nata, mi hai preso in braccio. E noi lo sapevamo…ce lo dicevamo in quel nostro unico “essere complici” che ci univa e ci rendeva sempre forti insieme. Potrei enumerare mille nostri episodi, aneddoti e momenti, ma non credo in quella filosofia che afferma che “le persone care non ci lasciano mai”. Non ci sei più… e in questa apparente freddezza ti assomiglio, sentendomi però, paradossalmente, molto sensibile, come lo eri tu e come solo in pochi riuscivano e riescono a capire. Non è facile scrivere di te, scrivere nel ricordarti. Ho la certezza, e lo scrivo con un pizzico di presunzione, che continuano a brillarti gli occhi nel constatare quanto io ti somigli e quanto tu mi abbia trasmesso…una certa autorevolezza e precisione che contraddistinguono la mia persona e che, “osmoticamente” ci siamo scambiate da sempre. Ti osservavo, ti ammiravo, ti imitavo in una “perfetta simbiosi”. E’ sempre bastato un solo sguardo per scatenare un sorriso, e allora…..sorridi nonna Franca!

Gegè – nipote

Maestra Franca Campaiola - a.s.1953-54Tornando indietro nel tempo, ripensando agli anni della scuola elementare, è stato facile lasciar riaffiorare i ricordi: la scuola era la scuola dell’obbedienza e del rispetto, della maestra unica che insegnava tutto, dei grembiuli bianco candido con il fiocco azzurro, dei calzettoni bianchi, dei più discoli seduti agli ultimi banchi.
In questo scenario, molto diverso da quello odierno, campeggia la figura della mia maestra: alta, vestita di nero, con i capelli grigi che, ai miei occhi di bambina, sembrava imponente.

Dietro gli occhiali, si intravedevano due bellissimi occhi azzurro-cielo che dicevano tutto senza bisogno di proferire parola. Ricordo come entrava in classe con il suo atteggiamento austero, ma allo stesso tempo premuroso.
Era una maestra esigente, con tanta voglia di insegnare, di rendere migliori i suoi scolari per farli crescere onesti, autentici e preparati.
Maestra Franca CampaiolaA quei tempi e soprattutto in un paese piccolo come il mio, l’insegnante era una figura importante, che completava il ruolo educativo della famiglia: era un’istituzione e meritava il più assoluto rispetto. In realtà i suoi insegnamenti sono stati un proseguimento dei valori dell’educazione che mi venivano impartiti dai miei genitori.
Mi ha trasmesso la sua esperienza, mi ha permesso di formarmi e mi ha dato le basi per affrontare la vita che mi si prospettava. Forse non a caso, io oggi, svolgo la sua stessa professione, certamente in un contesto completamente diverso che, a volte, mi sembra di aver vissuto quegli anni in un’altra vita.
Ancora oggi ho ben impressi nella mente i suoi preziosi consigli e i suoi insegnamenti di cui cerco di fare tesoro e che cerco di tramandare anche ai miei alunni sperando che anche loro, un giorno, potranno avere di me un ricordo altrettanto bello, come io, ho di lei.

Maura Veltri (Una sua ex alunna )

Maestra Franca Campaiola - a.s. 1974-75Non ho mai dimenticato il sorriso illuminato dai suoi splendidi occhi, la sua gentilezza d’animo, la stima che aveva per me che aveva visto crescere e diventare suo collega.

Ricorderò sempre il primo “collegio dei docenti” della mia carriera, tenutosi nell’aula magna del plesso Manzoni di Amantea, quando, prima che iniziassero i lavori della riunione, si alzò per annunciare:
“Direttò, abbiamo tra noi il più giovane maestro d’Italia”
Non me l’aspettavo. Restai confuso e imbarazzato.

Poi venne ad abbracciarmi: ero entrato ufficialmente nella famiglia magistrale e, a farmi da madrina, era stata Franca Campaiola, donna ed educatrice esemplare.

Pino Del Pizzo (collega)

1 Commento

  1. Angela Sicoli

    Non tutti sanno che sono io “Gegè”…nomignolo con cui mi chiamava (e che non mi dispiaceva affatto!!!) al posto del mio nome Angela!

    Rispondi

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