Antonio Munno – Il sarto della Casa Bianca

Tony Munno

Storie di emigrazione

Antonio “Tony” Munno
Il sarto della First Lady: da Amantea alla Casa Bianca…

 

Tony MunnoCome tanti altri giovani della sua generazione, Antonio, alla fine del 1971, lasciò il suo paese nativo per emigrare negli Stati Uniti, nei pressi di New York, dove da cinque anni già risiedeva suo fratello Santo, anch’esso sarto, che gli procurò un lavoro sicuro presso una sartoria di proprietà di un italo-americano che lo accolse benevolmente e gli consentì un facile ambientamento nella nuova realtà sociale e lavorativa.
Apprezzato per il suo innato talento e per l’applicazione, dopo aver imparato la lingua, a mano a mano, si cimentò in altre esperienze lavorative sempre più importanti e raffinate.

Dal 1978, anno in cui Santo tornò definitivamente in Italia, nonostante si fosse ambientato, avesse messo su famiglia e conducesse una vita sufficientemente agiata, Antonio non seppe resistere al richiamo della sua terra e, nel 1983, fece ritorno ad Amantea. Dopo un breve periodo di riposo, decise di aprire, in Via Roma, un laboratorio nel quale venivano creati e confezionati capi di abbigliamento femminili. La bontà del prodotto, ben presto, gli procurò numerose commesse, tanto che dovette ricorrere all’assunzione di personale per fronteggiare le crescenti richieste. In questa nuova attività si sentiva realizzato, ma ben presto si trovò a dover combattere con i clienti che, non sempre, onoravano i pagamenti costringendolo ad utilizzare i propri sudati risparmi per soddisfare i suoi fornitori.

Perciò, a malincuore, nel 1991 chiuse l’attività e decise di far ritorno a New York, dove era conosciuto e stimato e dove avrebbe facilmente trovato lavoro. E questa volta, finalmente, riuscì a realizzarsi allorché il noto stilista Oscar De La Renta lo assunse nel suo rinomato atelier al 498 della 7a Strada utilizzandolo come modellista. Dalle sue esperte mani presero forma collezioni destinate a divi, uomini d’affari e della politica che, notata la sua bravura e disponibilità, ben presto chiesero di essere “serviti” esclusivamente dal maestro Italiano. Fra questi, certamente i più importanti furono i membri della famiglia di Bill Clinton, presidente degli Stati Uniti d’America: la First Lady, Hillary, e sua figlia Chelsea.

Tony Munno con il Presidente Clinton e la First Lady HillaryL’Associazione degli Amanteani nel Mondo, orgogliosa dei successi del suo concittadino che illustravano il nome della nostra Città si era proposta di premiarlo in occasione dei suoi soventi rientri in Patria.
Purtroppo, un male inguaribile, in breve tempo, lo ha rapito all’affetto dei suoi cari impedendogli di rivedere, ancora una volta, i parenti e gli amici, la sua amata terra, il suo mare.

Riportiamo di seguito anche un articolo tratto da www.strill.it e a firma di Damiano Praticò:

Storie di calabresi lontani da casa – Antonio ‘’Tony’’ Munno, il calabrese che vestiva Hillary Clinton

Ci sono calabresi che occupano posti di potere. Ci sono altri calabresi – con pari dignità – che vestono coloro i quali occupano le stanze dei bottoni e, nello specifico, la residenza politica più prestigiosa del pianeta: la Casa Bianca. Quest’ultimo è il caso di Antonio Munno, detto Tony, nato ad Amantea – provincia di Cosenza – ed emigrato negli Stati Uniti nel 1971, stabilendosi a Corona, contea di Queens, stato di New York. Successivamente Munno si trasferisce ad Huntington (NY), per poi far ritorno in patria e nella sua città natale. 

Nel 1997, tuttavia, Munno torna negli States e si stabilisce a Belleville, contea di Essex, stato del New Jersey, nell’area metropolitana di New York. Qui trascorrerà il resto della sua vita con la propria famiglia.

Antonio fa il designer di moda femminile. A livelli “alti”, molto alti. Diventa assistente di Oscar De La Renta, compito che svolgerà per 14 anni, fino alla pensione. E questo gli apre le porte della Casa Bianca: Munno veste le First Ladies Laura Bush e Hillary Clinton. E’ ovvio che, dovendo svolgere il proprio lavoro, Tony si reca molto spesso alla Casa Bianca. Inoltre, la famiglia Munno viene anche invitata – durante gli anni di servizio del capofamiglia – a pranzi e cene alla White House, soprattutto durante le vacanze natalizie.

Tony, dunque, veste le first ladies per tutto il periodo delle amministrazioni dei mariti: Bill Clinton e George Bush junior. Dopo la fine dell’amministrazione Clinton, comunque, Munno continua a vestire Hillary Clinton nel momento in cui la first lady diventa senatrice, nel 2001.

Il portafoglio di clienti vip del sarto calabrese, però, non si ferma alla Casa Bianca. Munno veste la signora Kissinger, Sarah Jessica Parker, Candice Bergen e molti capi di Stato. Inoltre, organizza svariate sfilate di moda per Oscar De La Renta.

Nonostante la fama, Munno – da vero calabrese – conserva una dote inestimabile: l’umiltà. La sua famiglia rimane sempre al primo posto. Ama devotamente la moglie Rosa Maria, i figli Felicia Muia, Natalie e Antonio.

Li ama tutti fino alla fine. Tony si spegne il 9 agosto 2010 nella sua residenza a Belleville. Viene sepolto a Bloomfield nel cimitero di Glendale.

E’ lì che oggi riposa il calabrese che vestiva le donne della Casa Bianca. E non solo.

4 Commenti

  1. Rocco Veltri

    Quanti geni di Amantea si sono fatti onore per tutto il mondo intero. Molti ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla causa. Un saluto particolare, amico Rocco Veltri.

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  2. Fiorello

    Felicia Munno!!! Sono stato precipitoso, guardavo le foto orgogliosamente del mio caro amico Antonio e non avevo letto tutto. Non sapevo che ci ha lasciato nell’Agosto 2010. Sarà sempre nel mio cuore. Fioramante

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  3. Fiorello

    Grande Antonio!!! Felicia ti ho conosciuto quando eri piccolina!!! Tuo papà aveva la sartoria industriale in via Bologna. Sono un caro amico di tuo papà e sono 40 anni che non ci vediamo, come anche Roccuzzo Aloe (Roccuzzo i Lisa). Mi farebbe piacere avere l’e-mail per poter comunicare con lui. Lui mi chiamava Fiorello, ma in realtà mi chiamo Fioramantea. Cordiali saluti.

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  4. Felicia Munno

    Il mio caro papà Antonio, ancora ricordato per la sua immensa passione per il suo lavoro e la sua famiglia. Un uomo sincero, umile e di gran cuore. Non c’è giorno che non lo penso. Tutt’ora, mi manca tantissimo. Grazie di cuore per averlo onorato con questo articolo. Con grande affetto, Felicia

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