The Baldanza Story

Fratelli Baldanza

Wendell Willkie, uomo politico americano, in un suo scritto dice

“Credo nell’America perché qui siamo liberi, perché abbiamo grandi sogni e perché abbiamo l’opportunità di realizzare questi sogni”.

Questo ideale di vita fece sì che, negli anni, milioni di persone, da quando l’America è divenuta Stato sovrano, 4 luglio 1776, giungessero nei vari territori americani. Tutti partivano con il desiderio di avere una vita migliore attraverso un lavoro onesto, per cui gente, proveniente da tutto il mondo, attraverso mille difficoltà, si avventurò in un viaggio nella speranza di raggiungere il cosiddetto “sogno americano”.

Il libro scritto non contiene solo tante ricette culinarie, tante creazioni deliziose per il piacere del gusto, ma nelle sue pagine vi è racchiusa la storia di un sogno, quello straordinario della Famiglia Baldanza, che attraverso un lungo e faticoso cammino, in un mondo sconosciuto, ha realizzato quel sogno lasciando in eredità onestà e alto senso dei veri valori della vita, primo fra tutti quello dell’unità familiare.

Baldanza9Nicola (Sal) Baldanza, figlio di Francesco e di Aida, nacque ad Amantea, in provincia di Cosenza, situata sulle coste del Mar Tirreno, nel 1961.
Sal crebbe in una modesta casa, con tre fratelli e quattro sorelle: Anna, la primogenita e poi via via Silvana, Alberto, Franca, i gemelli Sal e Rocco, Antonella e Giuseppe.
La Mamma, casalinga, trascorreva le giornate avendo cura della casa e dedicando gran parte del suo tempo alla crescita dei numerosi figli.
Il Padre, Francesco, guadagnava da vivere come marinaio.
La famiglia Baldanza viveva felice e contenta di far parte di una piccola comunità, dove tutti si conoscevano e si aiutavano.

Purtroppo nel 1976 il Padre morì, inaspettatamente, all’età di 48 anni, a causa di un tumore allo stomaco, dopo due interventi chirurgici, che lo aiutarono a sopravvivere solo tre mesi, dopo la prima diagnosi. La Madre si ritrovò vedova con otto figli da crescere; la maggiore di loro aveva ventidue anni e il più piccolo solo tre.
Pertanto la vita di questa semplice famiglia cambiò d’improvviso e drammaticamente. Tuttavia Aida desiderava che i suoi figli frequentassero la scuola, ma le risorse economiche erano poche e i soldi erano necessari per vivere dignitosamente. I gemelli, Rocco e Sal, cominciarono a lavorare a tempo pieno, invece di andare a scuola.
Già all’età di sette anni, i due raccoglievano la legna necessaria per costruire cassette usate con cui i contadini portavano arance e altra frutta al mercato ortofrutticolo.
Mamma Aida sebbene provata da tante sofferenze e vedova dopo venticinque anni di matrimonio aveva un carattere forte e seppe tenere unita la famiglia unita.
Ricorda Sal che la Mamma era severa con i figli, e sorridendo aggiunge che lo è ancora oggi, e, all’occorrenza non esitava a tirar fuori i mestoli da cucina per qualche … sculacciata.
Sal ridendo dice: “La mia Mamma era capace di affrontare qualsiasi problema senza lamentarsi mai, e, sempre, dava a tutti noi figli consigli dettati dalla saggezza degli umili e dal cuore di una Mamma; consigli che ci avrebbero, poi, guidato nella vita lungo la via giusta”.

Baldanza8In seguito, all’età di diciotto anni, Sal e Rocco furono chiamati a servire la Patria nella Marina Militare Italiana.
Ciò rappresentò un problema serio per la famiglia, perché a parte i gemelli, l’altro fratello che lavorava era Alberto.
La famiglia non poteva permettersi di essere privata dei ragazzi per assolvere il servizio militare e così, dopo un incontro con ufficiali del governo italiano, fu presa la decisione che i gemelli avrebbero fatto il servizio militare a turno, cioè prima sarebbe partito uno di loro e al rientro di quest’ultimo sarebbe partito l’altro.
Con grande tristezza Sal decise di partire per primo e così, nell’agosto del 1981, partì per Taranto, città pugliese sulle rive del mar Adriatico. Dopo fu a Roma, dove restò tre mesi, e poi in Sicilia. Da qui gli era facile raggiungere Amantea e ogni due settimane il giovane Sal rientrava a casa. Il tempo trascorse e fu la volta anche di Rocco, che partì per il servizio militare nella Marina.

Sal era rientrato da pochi mesi ad Amantea e prese la decisione di partire per far fortuna in America, dove avrebbe potuto avere delle opportunità di lavoro, visto che in Italia non c’era speranza di lavorare. Con il dolore nel cuore, con gli occhi lucidi per il distacco dalla sua famiglia, dalla sua terra, senza sapere la lingua inglese, all’età di ventidue anni partì per il sogno americano nel 1983. Ad attenderlo sua sorella Silvana, emigrata in America negli anni settanta, col marito Vinnie. Con la famiglia di Silvana, Sal restò per ben dieci anni.

Baldanza10Non dovette aspettare molto prima di trovare lavoro perché il giorno dopo il suo arrivo negli USA, Sal, grazie ad alcuni amici, partiti prima di lui, lavorò come lavapiatti al Nina’s Family Style Restaurant, allora situato nello Southdown Shopping Center di Huntington e il suo salario era, alla settimana, di $125.
In maniera del tutto occasionale nello stesso Ristorante lavorava la dolce diciassettenne signorina americana Kate Ebert, che puliva i tavolini.

I due si innamorarono e si sposarono e a questo proposito ricorda Sal: “È stata una relazione interessante, dato che io parlavo poco inglese e lei per niente italiano. Infatti io sonnecchiavo quando andavamo al cinema, perché non capivo nemmeno una parola di ciò che gli attori dicevano!”. Sal era un lavoratore diligente. Quando nel ristorante c’era poco da fare, andava in cucina e, osservando il capo cuoco, scopri di avere una certa passione per preparare pranzetti. Un anno dopo era ai fornelli della cucina grazie alla proprietaria Nina, la quale aveva capito il suo interesse per l’arte culinaria.
Da $125 alla settimana, come lavapiatti, il suo salario divenne di $250 come cuoco.
Nel 1984 Sal seppe che il ristorante Di Raimo cercava qualcuno per la cucina. Prese contatti con il proprietario e fu subito assunto con una paga di $500 la settimana. Era una bella somma.

Baldanza3Intanto, in Italia, Rocco aveva finito il suo servizio militare nella Marina Militare e partì anche lui per l’America. Suo fratello Sal gli trovò un’occupazione nello stesso ristorante, dove già egli lavorava e così i due fratelli erano di nuovo insieme.
Qualche anno dopo, nel 1986, Alberto e il giovane Giuseppe (Joe), che aveva quindici anni, arrivarono in Huntington e trovarono lavoro nel negozio A&S Pork Stores; Joe a Huntington e Alberto nel negozio di Port Jefferson.
In quegli anni, Alberto imparò come fare le mozzarelle fresche e altre specialità italiane, che sarebbero diventate le basi per Mr Sausage, negli anni a venire.
Nel frattempo Sal e Rocco, stanchi delle lunghe ore di lavoro nel ristorante Di Raimo, contattarono i padroni di A&S Pork Stores. Il caso volle che c’erano posti di lavoro in entrambi i negozi, così Sal svolse il lavoro con Joe in Huntington, mentre Rocco, con Alberto, in Port Jefferson.

Dop sei mesi Joe lesse sul giornale Newsday un annuncio in cui era scritto che un esercizio commerciale, denominato “Mr. Sausage”, era in vendita e disse al fratello:
“Sal c’è un negozio di salumeria in vendita a Hicksville”.
Sal rispose: “Oh, sì. E allora?”.
Joe ribatte: ”Andiamo a vedere”.
Non avevano nessuna esperienza, non sapevano come tagliare la carne o come trattare con i clienti, non sapevamo nemmeno dove si trovava Hicksville. Ancora non erano completamente padroni della lingua inglese, tuttavia si recarono a Hicksville per vedere e scoprirono che la merce in vendita era composta da salsiccia e braciole di carne.
Niente di quello che Mr. Sausage vende oggi.
Mentre Sal e Joe pensarono, per qualche giorno, se acquistare o meno il negozio, ecco che il proprietario di Mr. Sausage disse loro che aveva avuto un’offerta pari a $10,000 per la vendita e che quindi era necessario che loro concludessero l’affare.
Sal ancora ricorda che Joe diceva: “Compriamolo, compriamolo, possiamo metter tutti i nostri risparmi assieme”. Joe convinse i fratelli a mettere insieme i loro risparmi per definire l’affare e fu così che il negozio Mr. Sausage divenne di proprietà dei fratelli Baldanza. Sal ricorda che disse a Joe “Se ce la facciamo ve bene, se no cominceremo di nuovo”.

Baldanza1Negli anni sessanta il negozio originale di Mr.Sausage era situato nel vecchio Farmer Market di Hicksville. Grumman era vicino e gli affari andavano molto bene. In maniera occasionale il Farmer Market si incendiò e il proprietario di Mr. Sausage doveva trovare un nuovo locale. Sebbene lo trovasse a circa due chilometri di distanza dal vecchio, dopo un anno e mezzo decise di vendere l’attività perché era ormai anziano e il negozio era troppo impegnativo per lui.
Joe apprese della vendita di Mr. Sausage proprio durante questo periodo. Sal ricorda che nel negozio, oltre a lui, lavorava Joe, Rocco, Alberto e il cognato Vinnie. Che cosa facciamo adesso????? Alberto era specializzato nel fare le mozzarelle, mentre gli altri preparavano pochi piatti pronti perché, in quei tempi, la gente cucinava in casa.

Avevano investito tutti i loro soldi ed ora si cominciava ad andare bene, anche perché Grumman era vicino, con molta gente che vi svolgeva un lavoro. Purtroppo, però, dopo diciotto mesi, Grumman licenziò una parte dei lavoratori. Fu allora che i fratelli Baldanza decisero di trovare un negozio supplementare anche perché erano cinque persone ad occuparsi dello stesso negozio.
“Trovammo questo negozio a Copiague per $1200 al mese, in quei tempi si doveva pagare $3-4000 per affittare un locale, ma avendo guadagnato bene a Hicksville, decidemmo di acquistarlo per la somma di $50,000”.
In questo posto restarono due anni ma il negozio non progredi’ perché la clientela voleva prodotti che loro non avevano, mancava l’esperienza. Il negozio fu venduto in perdita e tutti ritornarono al negozio di Hicksville, per ricominciare con più entusiasmo di prima.

Sal a questo proposito dice:
Baldanza5“Noi abitavamo ad Huntington e ma nessuno conosceva Mr. Sausage. Con un piccolo negozio, in Halesite, che allora si chiamava Salerno’d Deli, facevamo business, vendendo salsiccia fresca ed essiccata. Io mi accorsi che per il titolare del Salerno’d Deli gli affari non andavano bene; infatti quasi sempre nel negozio non c’era nessuno, era sempre vuoto e così dissi ai miei fratelli di prelevare il negozio con soldi contanti perché ero convinto che fosse un buon affare.

A questa idea si oppose mio fratello Alberto, il quale pensò addirittura che fossi diventato un po’ pazzo. Io continuai a dire loro che prima o poi il signore proprietario dell’esercizio commerciale avrebbe chiuso, ma nessuno dei miei fratelli appoggiava la mia idea. E così non si fece niente di concreto.”

Poco tempo dopo, i fratelli Baldanza furono informati che quel negozio era stato chiuso.

Il proprietario cercava qualcuno con esperienza, sperando che il negozio sarebbe rimasto ancora aperto per un po’. Il proprietario fece visita ai fratelli Baldanza al negozio di Hicksville e disse che solo loro avrebbero potuto farcela col negozio in Halesite. Infatti era consapevole che loro avevano già una buona esperienza nel settore e fissò il prezzo della vendita nella somma di $23,000.
Purtroppo i fratelli Baldanza non avevano la somma richiesta visto anche che avevano avuto una perdita pari a $50,000 col negozio di Copiague.
L’affare era interessante e non volevano farselo sfuggire e a questo punto della storia intervenne la moglie di Sal, Kate, sposati da appena un anno, la quale chiese $12,000 a sua madre. Questa disse che avrebbe dato i soldi perché credeva in loro e che se sarebbero riusciti ad affermarsi. La stessa signora precisò che era sicura che avrebbero restituito la somma, altrimenti sarebbe stata “acqua passata”.
Sal sorrise ricordando quei momenti. La mamma di Kate si impegnò anche per sostenere le spese della pubblicità.

Baldanza6I fratelli Rocco, Alberto e Joe, come anche il cognato Vinnie, ora che avevano i soldi, non volevano più concludere l’affare perché avevano paura del futuro. Sal capiva la loro diffidenza. Anche i suoi amici gli consigliavano di non fare una simile compera. Sal, però, era convinto che l’acquisto di quel negozio avrebbe dato una svolta alla loro vita; pensò anche di acquistarlo da solo, visto che era nel settore da cinque anni e l’esperienza non gli mancava.

Pensò anche che se non avessero avuto successo avrebbero potuto fare chi il meccanico e qualche altro mestiere.
Dopo tante discussioni e convincimenti vari i fratelli acquistarono il negozio e subito iniziarono a lavorare.
Sal e Joe si misero a dirigere l’esercizio commerciale e per il resto fecero tutto insieme: salsiccia, piatti cucinati, lavare piatti, pulire pavimenti, e tutto il resto.
Per mesi Sal e Joe gestirono il negozio senza alcun aiuto; per il periodo natalizio assunsero un lavorante per il banco principale.
Circa sette mesi dopo si videro già i primi frutti.
Anno dopo anno gli affari andavano benissimo e dopo otto anni avevamo sette impiegati.
Nell’attuale negozio in Huntington i lavoranti sono quattordici e nel periodo delle feste natalizie raggiungono le venticinque unità.
In Halesite gli affari negli anni sono triplicati.
“Aver presa quella decisione aprì la porta a tutti. Abbiamo superato tante difficoltà. Ma come si dice in Calabria ‘Calabresi, testa dura’; in quello che vuoi fare devi crederci e mai arrendersi. La gente sapeva che i nostri prodotti erano buoni, per cui noi dovevamo solo essere convinti che ce l’avremmo fatta. Veramente corremmo un grande rischio ad aprire in Huntington, perché lì nessuno conosceva Mr. Sausage, per cui per indurre nuovi clienti a provare i nostri prodotti, abbiamo fatto pubblicità, ma solo per sei mesi, dopo non fu più necessario.” dice Sal.

Baldanza7Nel 2004 chiusero il negozio in Hicksville e ne aprirono uno nuovo in Melville, gestito da Rocco, Alberto e il cognato Vinnie.
Qui si lavorava la famosa sopressata, che facevano ormai da soli. Un amico gli suggerì gli elementi base, ma fu perfezionata con gli anni.
I fratelli Baldanza hanno insaccato sopressate per sedici anni, ma solo negli ultimi otto anni essi possono dire che è un alimento perfetto.

Ogni settimana Alberto fa da cinque a seicento libbre ( 250-300 chili) di sopressata, che richiedono quattro settimane di essicazione e dopo può essere messa in commercio: viene venduta nel negozio, ai ristoranti e altri negozi con specialità italiane.
Per quanto riguarda il cibo preparato nei due negozi, Sal era consapevole che la consistenza del sapore e della qualità del cibo era paragonabile al successo degli affari.

Sal si basò principalmente sulle sue origini e patrimonio gastronomico e sostenne che parte delle sue ricette sono state scoperte per via di processi e errori, su altre ha fatto delle ricerche, e altre ancora sono tramandate dalla famiglia.

“Mama Aida salsa” è una ricetta tradizionale di Amantea, dove Sal e’ cresciuto, e che sua madre preparava quando lui era un giovane ragazzo. Fatta con vegetali freschi della zona, Sal ha adattato questa ricetta preferita della famiglia per onorare sua madre Aida. Adesso è il primo prodotto di maggior consumo nei loro negozi.
“Nicola’s Sauce” è chiamata così in onore del primogenito. Sal voleva una salsa di qualità, che sarebbe piaciuta ai ragazzini. Questa salsa rossa e dolce, piena di piccole polpette di pollo, è diventata la favorita di molti clienti e dei loro figli piccoli.

Baldanza2Sal si diverte a creare diverse ricette in cucina, e i suoi prodotti sono unici e diversi; infatti spesso chiede alla sua clientela di assaggiarle.
Egli descrive i suoi cibi come rustici e semplici e fatti con ingredienti sempre freschi con una certa influenza italiana.

Chiunque entri in Mr. Sausage può testimoniare che si respira sempre un fantastico odore, che fa venire l’acquolina in bocca. C’è sempre qualcosa che si cucina sui fornelli e grandi piatti pieni di cibi deliziosi sono allineati con creatività sui banconi del buffet.

“Vedere e sentire l’odore dei cibi preparati ti incoraggia a comprarli immediatamente. Tutto è fresco e fatto in casa; quando vengo qui raramente esco con un solo piatto, perché tutti appaiono cosi buoni che vorresti provarli tutti; è come tornare a casa tua. È veramente un posto molto pericoloso se hai fame.” - così dice un cliente abituale del negozio, che sorride bonariamente.

E proprio per questo senso di sentirti a casa tua che i clienti continuano a compare presso Mr.Sausage.
“Chi entra nel nostro negozio è come se si sentisse in famiglia. Il nostro store non fa parte di una catena di negozi, ma è a conduzione familiare, con un’atmosfera intima. A me interessa conoscere i miei clienti e le loro famiglie. Amo la gente e mi fa piacere quando li rendo felici.” dice Sal.
Qualsiasi cosa Sal faccia, la fa bene, ecco perché i clienti vengono e ritornano nel negozio in massa.

Baldanza4Generalmente Sal e i fratelli lavorano per circa 80 ore o più durante la settimana; ma questo succede solo durante i normali giorni lavorativi. Il periodo di Natale è unico, perché è la festività, che li impegna maggiormente; infatti essi svolgono la loro attività senza contare le ore e attuano una strategia particolare per amministrare un grandissimo volume di lavoro. Durante il periodo di Natale si dedicano alla loro attività fino a 110 ore la settimana.
A questo proposito Sal spiega che l’organizzazione è la chiave del loro successo e i membri della famiglia sono fondamentali nell’aiutare a preparare i piatti e poi a recapitarli ai clienti. Infatti tutti i componenti della famiglia così come pure gli amici collaborano non solo nella preparazione dei piatti ma anche nelle altre attività del negozio, dalle più piccole alle più importanti.
Gli affari vanno sempre bene durante l’estate, così come la domenica del Super Bowl, Natale, Capodanno, Pasqua, Memorial Day, 4th of July, e Labor Day.

I clienti vanno da Mr. Sausage non solo per i piatti di cibo pronti, ma anche per le carni di prima qualità, per i prodotti importati, le mozzarelle fresche, la salsiccia e insaccati vari, che sono preparati sul posto. I prodotti importati vengono acquistati da distributori, che si occupano solo di articoli che arrivano direttamente dall’Italia. Sal cerca di avere articoli esclusivi, come marche di qualità, ma poco meno conosciute. Sostanzialmente ognuno può trovare prodotti Made in Italy da Mr. Sausage.

Per quanto riguarda la sfera prettamente familiare Sal è felicemente sposato con Kate e dalla loro unione sono nati due figli, Nicolas e Olivia.
Inoltre Egli lavora fianco a fianco con i suoi fratelli ogni giorno e ci tiene a dire che: “Io e i miei fratelli abbiamo un alto e reciproco rispetto per quello che ognuno porta all’attività; quando non lavoriamo ci vediamo molto spesso, giochiamo con tutti i figli e nipoti, e condividiamo molte risate assieme”.
Tutti i fratelli Baldanza sono in contatto costante con la madre Aida in Amantea e con tutti gli altri familiari, che li hanno sostenuti nel loro successo in America.
Quando gli ho chiesto di descrivere un giorno tipico in cucina, Sal ha risposto: ”Allegro! È un ambiente dove si lavora molto, ma sempre con una risata. La nostra è una grande squadra e ciò è molto importante negli affari e noi lavoriamo in perfetta armonia. Certe volte vi sono delle difficoltà, ma complessivamente è molto gratificante. Io amo il mio lavoro; attraverso di esso ho la possibilità di conoscere gente sempre nuova e di dividere con essa il mio amore nel preparare il cibo”.

Sal ha importanti obiettivi per il futuro quali aprire un nuovo negozio o anche un ristorante, in modo da esplorare nuove vie per coniugare assieme gente e cibo.
E aggiunge: “Ho acquisito una vasta rete di amici tramite il negozio con culture e esperienze diverse, come anche amanti del cibo che offrono ottimi consigli e che hanno una grande passione per gli alimenti. I miei amici e familiari sono motivi di ispirazione e mi hanno procurato stimoli e sostegno”.

La storia dei Sal Baldanza è iniziata come un’avventura in un mondo sconosciuto, quale gli Stati uniti d’America, ed è diventata una storia di successo, per un uomo di strada.
È valsa la pena rischiare?
Uscendo dalla cucina portando un bel piatto di pasta e fagioli, Sal dice con un largo sorriso: “Ci puoi scommettere”.

(Dal libro “DELECTABLE ITALIAN DISHES” for family and friends
Sal Baldanza and Kerriann Flanagan Brosky.
Tradotto da Carmelo Furgiuele con il permesso di Sal Baldanza
Novembre 15, 2014)

4 Commenti

  1. Connecticut

    Ero Solo in montagna
    la neve era piu’ di due metri alta, il sole cocente illuminava le pittoressche montagne , le belle colline e dalle veniva un profumo intenso. Chissa’ che cosa avrei pagato ad avere un amica cosi’ riempivamo i plmoni di una magica aria pura ma purtoppo ero solo Rocco veltri un commendo
    fosse bello

    Rispondi
  2. Connecticut

    Amicivicini e lontani cosi
    ‘ diceva il conduttore del festival di sanremo 1951 ,ove Nilla pizzi brillo’ con grazie dei fior, io sono un vostro concittadino , nato ad Amantea e vivo da sessant’anni in america , nel Connectuc sono stato nel vosrtro negozio anni fa’ insieme all’ amico Cenzino Naccarato ove ho provato alcune delle vostre specialita’ molto buoni quello che cucinate e a te Rocco e famiglia dedico questa poesia

    ;; E’ Natale se senti qualcosa nel cuore.
    E’ Natale se dai una mano al tuo vicino perche’ ne ha di bisogno.
    E’ Natale, se stringi un bimbo nel tuo grembo perche’ spfortunatamente ha perduto la mamma tragicamente. E’ Natale se dai l’anima al Signore e lui poi ti giudichera’.
    E Natale se i popoli di tutto il mondo sono pacieri e l’unione ci riunisce ad amare il prossimo.. a te Rocco Baldanza e alla famglia e aal tua clientela molti auguri amico Rocco Veltri attendo un commendo

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  3. Giuseppe Clemente

    Sono un appassionato cliente della salumeria MsSausage, complimenti ai F.lli Baldanza! Al momento mi sono trasferito nel West Texas, per cui, peccato, niente mozzarelle e pasta per la pizza. Pazienza!

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  4. John Veltri

    Molto contento nel sentire la storia dei fratelli BALDANZA. La loro storia è quella uguale a molti emigrati qui negli Stati Uniti. Complimenti da un amenteano, Giovanni

    Rispondi

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