Pino Del Pizzo

Pino Del Pizzo

Promotore della fondazione dell’Associazione degli Amanteani nel Mondo

Da poco l’Italia era entrata in guerra quando io nacqui in una ampia camera al primo piano del palazzo Greco, qui ad Amantea, dove vivevano i miei nonni materni: Nicola Caruso (meccanico) e Amalia Pelusi (maestra elementare).

Palazzo GrecoNicola Caruso - nonno maternoAmalia Pelusi, nonna materna

Mio padre (Vincenzo) originario di Maiori (costiera Amalfitana) aveva conosciuto mia madre (Wanda Caruso) in una delle sue frequenti visite alla sorella Elvira, moglie di Giuseppe Tropepe (comandante della Brigata della Guardia di Finanza della città di Amantea)

Vincenzo Del Pizzo, il papàWanda Caruso, la mamma 1942 - i primi passi di Pino in via Noto

Pochi giorni dopo la mia nascita, la mia famiglia si trasferì a Napoli dove mio padre, motorista navale, era imbarcato su una motolancia della Guardia di Finanza. In quella città vivemmo gli orrori della guerra: bombardamenti, fame, malattie, la morte del mio fratellino.

Pino Del Pizzo 1948 - con mamma e papà nella casa di Napoli1942 - la casa di Pino a Napoli dopo il bombardamento

Dopo l’armistizio, appena furono ripristinati i collegamenti ferroviari potemmo, finalmente, rivedere Amantea dove poi saremmo tornati ogni estate, da giugno ad ottobre, per le vacanze. Quando mio padre andò in pensione ci trasferimmo in Calabria, prima a Lago, dove avevamo una grande casa, successivamente ad Amantea, in via Elisabetta Noto.

Pino Del Pizzo 1949 - estate ad amantea 1950 - a napoli con la sorellina Elvira

Frequentai la terza media a S. Bernardino, l’istituto magistrale a Pontecorvo (FR) e a Cosenza, l’università a Palermo.
Avendo cominciato giovanissimo a lavorare, ero costretto a stare lontano, per lunghi periodi, dalla famiglia e da Amantea dove, alla fine mi sistemai definitivamente solo nel 1968.

Pino Del Pizzo 1953 - terza media - con il prof Milito e i compagni di classe1965 - maestro a Scala Coeli

TITOLO DI STUDIO:
Abilitazione Magistrale;

Studi universitari: Non completati;
Formazione professionale: autodidatta

LAVORI SVOLTI ED INCARICHI RICOPERTI:
Tipografo alle rotative del “Messaggero”- Roma

Aiuto redattore cronaca del “Messaggero”- Roma
Insegnante elementare di ruolo dal 1963
Docente formatore per le attività motorie
Intervistatore della DOXA
Corrispondente del “Mattino” di Napoli e del “Secolo d’Italia (organo ufficiale del MSI)
Caposettore assicurativo
Promotore commerciale per importanti ditte di acque minerali.

INIZIATIVE:
Fondatore del club Altair

Fondatore della prima pro-loco di Amantea
Fondatore della Polisportiva De Luca
Fondatore della CSA
Fondatore dell’Associazione Amanteani nel mondo
Organizzatore di Numerose manifestazioni culturali e ricreative

Pino del Pizzo Roma 1960 - allo zoo con un leoncino di pochi mesi Pino Del Pizzo 1960 - Amantea - Via Noto, scalinata arena sicoli Pino Del Pizzo in vespa 1961 Pino nel 1965 in Piazza Commercio

VITA POLITICA

Ho inteso la politica come “servizio”, mai come fine, operando scelte difficili con libertà di spirito e meditata convinzione.
Sin da giovanissimo ho militato nel MSI, senza mai perdere d’occhio la dialettica con gli avversari dei quali ho avuto il coraggio di condividere alcune posizioni ritenute d’interesse oggettivo. Anche nella politica sono stato un “diverso”: per i miei ero uno che sarebbe stato meglio nella sinistra, mentre per la sinistra ero, e restavo comunque, un “fascista”! In realtà ho tentato sempre si essere solamente un “uomo libero”.

Pino Del Pizzo Amantea 1965 - un comizio in piazza commercio con l'on.le TripodiPino Del Pizzo Amantea 1964 - con la mia 600 in una campagna elettorale

GLI HOBBY

Tre sono stati i miei hobby preferiti: lo sport, la lettura, il “fai da te”

Come sportivo praticante sono stato un discreto fondista, un buon tecnico di atletica leggera (Specialista nazionale nel settore salto in alto e negli ostacoli), un allenatore autodidatta di una squadra di pallamano (Handball) a livello di serie C Nazionale.

Ho ricoperto incarichi sportivi a livello provinciale del C.O.N.I. e delle ACLI , a livello Nazionale nella F.I.D.A.L. (Commissione Nazionale per gli impianti sportivi) e nel C.O.N.I. come esperto delle attività motorie delle prime fasce d’età.

 

LA MIA VITA

Ho vissuto con intensità e partecipazione, preferendo la filosofia del fare, dell’impegno e della partecipazione. Il mio motto è stato sempre “vivi come se dovessi morire oggi, progetta come se non dovessi morire mai”. Spesso mi son sentito un “alieno”, per cui ho dovuto sopportare la solitudine cui sono costretti i “diversi”. Guardandomi indietro mi accorgo di aver saputo costruire ed arricchire la mia esistenza essendo leale nelle amicizie, onesto nel quotidiano, tenace negli impegni. Ho cessato di essere un cattolico praticante perché non sono riuscito a condividere alcune scelte della Chiesa, ma non mi sono allontanato mai da Dio al quale ho aperto ed apro la mia anima affidandomi alla sua grande misericordia.

Pino Del Pizzo

“vivi come se dovessi morire oggi, progetta come se non dovessi morire mai”

LA FAMIGLIA

E’ stata il fine delle mie azioni. Avrei voluto seguire l’esempio e i consigli dei miei genitori ed imitarne lo stile di vita. Non sempre ci sono riuscito: ho fatto i miei errori, ma ho cercato di riscattarmi, con umiltà e con amore.

Maria Elena Del Pizzo (primogenita)

Maria Elena Del Pizzo (primogenita)


Chiara Del Pizzo (Secondogenita)

Chiara Del Pizzo (Secondogenita)

La Mamma Wanda Caruso con i pronipoti Elena e Andrea Ruggiero

La Mamma Wanda Caruso con i pronipoti Elena e Andrea Ruggiero

La sorella Elvira Del Pizzo  e la nipote Ombretta Para

La sorella Elvira Del Pizzo e la nipote Ombretta Para

1 Commento

  1. rocco.veltri @yahoo.com

    Pino Carissimo hai una storia familiar e molto interessante e molto diversa dagli’altre. Molto affascinanta la trovo e hai certamente contribuito alla causa
    e forse ti sei fatto notare per le tuoi ideali politici molo profondi. Hai combinato tante cose belle nella vita facendo il tuo dovere da buon marito e poi da padre esemplare con le tue coccolate figlie . Tu sei un grande studioso ove ti sei procurati tantissimi buoni amici e hai trasmesso ai giovani l’insegnamento dellosport
    nel loro cuore e io sento che I tuoi alunni ti ringranziano immensamente e si ricordono del loro professore. Io ti auguro molte cose belle ne siamo grati di tutto cio’che hai fatto per le comunita’ abbracci Rocco Veltri

    Rispondi

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